Giocare a Tails of equestria con i maschietti

Giocarebellissima Iniziativa per giocare.

Giocare a pony con i maschietti, si avete letto bene! Proprio qualche giorno fa ne parlavo con altri educatori.

Ieri preparo la mia storia tutta glitter e coccole, arrivo in biblioteca dove si sarebbe svolto l’evento, tutti i tavoli pieni. I master di black dragon e gamer Militia sono già partiti a giocare.

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I migliori giochi da tavola li trovate qui.

Una bellissima e immensa biblioteca di cui mi sono innamorata, “biblioteca Ernesto Ragionieri” a sesto fiorentino (Fi), in un quartiere a misura di bambino, già di per sé il posto ideale. Ai tavoli non solo sistemi di Dungeon and Dragons, ma anche i giochi da tavola portati da “Gamelot il regno dei giochi”. Abbiamo anche un ospite speciale Arco Deleggen l’autore del gioco “Primi Re”.

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Arco Deleggen

Arrivo al mio tavolo e con mio immenso stupore sono 5 maschietti seduti ad aspettarmi… Panico misto ad adrenalina, cosa faccio io conosco solo la storia dei pony ho iniziato da poco.

Mi siedo preoccupata, mi presento e conosco i bambini, e riferisco il mio problema. I più grandicelli sono d’accordo ad usare i pony ma niente coccole solo violenza botte e uccisioni. Vola anche una parola un po’ pesante e a quel punto mi sento persa… Non sono preparata, cosa posso insegnare a dei bambini che già partono con l’idea di distruggere tutto.

Poi al tavolo abbiamo anche un bimbo di sei anni e mezzo, non va bene tutta questa violenza. Ma ormai sono lì i bambini scalpitano per giocare, hanno scelto i loro pony, i nomi e le particolarità.

Iniziamo a giocare. Mentre creiamo la scheda mi rendo conto che tutto quello che ho preparato è inadatto, chiudo il libro e vado a braccio.

Siamo a pony ville e state facendo un giro per la città dopo un giro di compere venite diatratti da “una rissa”… I bambini si esaltano stanno per buttarsi in mezzo ma io li fermo uno dei loro zaini si muove che succede? Trovano un coniglietto, vogliono ucciderlo ma il coniglietto ne morde uno per fuggire. Riesce a scappare e rifugiarsi tra le zampe di Fluttershy, cercano di attaccare anche lei, ma tutta la città si è fermata a guardare, fanno gruppo ed infine tutti compatti costringono gli avventurieri a scappare nella foresta.

Perfetto, la foresta è spaventosa metterò dei mostri, non ho zombie o roba del genere quindi mentre si perdono nella foresta vengono attaccati da dei cani di legno, che ovviamente finiscono in trucioli senza troppe difficoltà, anche se estremamente violenti I bambini sono molto fantasiosi, i pegaso ne prendono uno a testa volano piroettando il più in alto possibile e li lasciano cadere nel vuoto, l’unicorno lancia con telecinesi tutti i piccoli sassi e li lancia contro un cane, i terrestri gli tirano una zampata e li stendono.

Si è fatta notte e trovano una grotta….. Ma non vi racconto tutta l’avventura.

Quello che pensavo si sarebbe svolto nel peggior gioco educativo che potessi far giocare alla fine ha trovato un senso educativo. Hanno trovato un orsa con il suo piccolo e le hanno trovato del mangiare, hanno accettato di dare una zampa per aiutare gli abitanti della foresta, nelle miniere dei cani stana diamanti stanno rendendo schiavi tutti i cuccioli, sono andati coraggiosamente ad affrontarli e con un super stratagemma hanno salvato i cuccioli prigionieri.

Hanno salvato un gufo maledetto, provando tutti insieme la maledizione e, siccome la radura era pericolosa e poteva maledire altri animali… Gli hanno dato fuoco (la radura ancora sta bruciando il pony che le ha dato fuoco non si è reso conto del pericolo e ora servirà una nuova squadra che spenga l’incendio).

Hanno ucciso tutti i mostri e la foresta adesso è meno pericolosa, tornano in città un po’ come eroi.

I bambini sono rimasti contenti e si son divertiti ed io sono stata contenta di avergli insegnato almeno per poco che la violenza fine a se stessa non è bella ne divertente ma se usata per proteggere gli altri e non in modo eccessivo può dare soddisfazione.

Tenete conto che pugnalare un mostro con qualsiasi cosa comportava la rottura dell’arma e un colpo di risposta, mentre tirare un pugno non diretto a uccidere molte volte faceva fuggire o svenire il malcapitato.

Alla fine entrambi siamo usciti con un esperienza unica, per chi mi ha chiesto a cosa posso far giocare i maschietti rispondo “ascoltateli, dategli un po’ di corda ma cercate comunque di insegnare qualcosa” non importa i personaggi, ne il luogo importa divertire e divertirsi.

Pubblicato da Gamer_mamma

Mamma appassionata di videogiochi, giochi da tavola e lettura fantasy. Ho iniziato la mia attività di blogger raccontando la mia esperienza "giocando di ruolo e raccontando le avventure a mia figlia ho visto i progressi educativi derivanti.. migliorando sia i rapporti sociali che a livello scolastico, ha iniziato ad essere più espressiva nei racconti, ad avere più comprensione dei testi e a gestire problemi anche di bullismo scolastico." Questo mi ha portata a studiare e sperimentare cosa avrebbe potuto ottenere e ho ampliato dal gioco di ruolo ai giochi da tavolo, ha iniziato a sviluppare testi narrativi in prima persona per spiegare storia, geografia, scienze, matematica e religione nel target 5/13 anni e ottenendo ottimi risultati riconosciuti anche da insegnanti, educatori e psicologi. Il progetto di gamer_mamma è volto a divulgare l'utilizzo del gioco in contesti educativi stimolando a imparare divertendosi.

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